Guida al museo (parte 1)

Il Museo della Preistoria della Tuscia e della Rocca Farnese offre un interessante percorso espositivo e, soprattutto, è un museo che vuole essere non soltanto una sequenza di reperti, quanto un ripercorrere le tappe evolutive della presenza dell’uomo nella nostra Regione soprattutto nel periodo della Preistoria, anche attraverso apparati didattici come pannelli didascalici, ricostruzioni, plastici, videoproiezioni e uso di strumenti informatici.

In alcune sale è possibile ritrovare testimonianze essenziali della presenza etrusca e romana al fine di realizzare un itinerario organizzato cronologicamente che si va a completare con le fasi successive legate più particolarmente al territorio di Valentano dal periodo longobardo, medievale e rinascimentale sino all’epoca moderna.

È possibile completare la visita con la visione di gran parte del territorio della Provincia di Viterbo e delle vicine regioni dall’alto della Torre Ottagonale, vedere una raccolta di armi e visitare la Scala Santa.

La visita inizia al centro del Cortile del Castello.

IL CASTELLO DEI FARNESE

Il Museo è ambientato nel monumentale Castello dei Farnese riedificato, nel 1296, a partire dal torrione ottagonale, su preesistenti costruzioni difensive medievali.

Il Castello dei Farnese con l'imponente torrione ottagonale
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I Farnese presero possesso del Castello nel 1354, al tempo del cardinale Albornoz, durante la presenza dei papi ad Avignone. Successivamente divennero signori di Valentano e degli altri centri confinanti.

Il Castello venne abitato dai Farnese in modo più assiduo verso la fine del 1400 allorché si realizzò il cortile d’amore per le nozze di Angelo, figlio di Pier Luigi il Seniore e Lella Orsini di Pitigliano, celebrato nel 1488. Il cortile parla di questo matrimonio attraverso l’unione degli stemmi delle due famiglie e dell’allegoria della fioritura del giglio farnesiano che appare sui capitelli del colonnato inferiore.

La torre ottagonale vista dal "Cortile d'Amore"

Successivamente altre trasformazioni avvennero al tempo del matrimonio di Pier Luigi Farnese, juniore, con Gerolama Orsini nel 1519, con interventi di Antonio da Sangallo il Giovane (come appare nella vera del pozzo in travertino posto su di un lato posto del cortile, in alcuni elementi come portali, stipiti di finestre e, soprattutto, nel monumentale camino collocato nella superiore “Sala Ducale”).

Pier Luigi, nel 1537, divenne Duca di Castro e, nel 1545, di Parma e Piacenza, con bolle del proprio padre Alessandro Farnese, divenuto Papa con il nome di Paolo III nel 1534.

Lo splendido "Cortile d'Amore" del Castello Farnese di Valentano

I Farnese abbandonarono il Castello di Valentano nel 1649, dopo la distruzione della capitale del Ducato di Castro e il monumento venne adibito dal 1730 a Monastero di Suore Domenicane, quindi ospitò una guarnigione di Zuavi dal 1867 al 1870.

Trasformato in scuole e poi in abitazioni di fortuna fino al 1957, il castello è stato restaurato a partire dal 1979 e il museo, ivi ospitato, è stato inaugurato nel 1996.

Il pozzo ottagonale nel cortile. Sui capitelli gli stemmi dei Farnese.

Lungo le pareti del cortile sono posti alcuni reperti storici relativi al territorio di Valentano.

È necessario salire ora al primo piano per visitare la SEZIONE PREISTORICA per la cui introduzione, se volete, potete chiedere di visionare il video "FRAMMENTI DEL PASSATO".